Photographer | Emilio Tini

Art Direction and and Text | Icarius De Menezes


BOTTEGA VENETA

Kataklò è nato nella testa di Giulia Staccoli, ex finalista olimpica, nel 1995 e in modo pratico nel 1996. Il progetto sboccia con l’intento di mettere insieme due mondi, quello dello sport e della ginnastica insieme alla danza. Giulia ha iniziato a studiare, ha fatto un’audizione da Moses Pendleton dove ha potuto utilizzare il suo bagaglio come ginnasta senza pregiudizi ed è riuscita a comprendere il suo potenziale. Attraverso lui ha cominciato realmente a lavorare nel mondo della danza, mantenendo le sue competenze come ginnasta. Da lì l’idea di creare una compagnia di danza che fosse un ponte tra il gesto atletico e le discipline artistico/creative.

Giulia ha fondato Kataklò coinvolgendo ex ginnasti che avevano ancora desiderio di mettersi in gioco, persone con lo stesso percorso agonistico sportivo.
Il suo obiettivo è stato educativo, portando a teatro persone che non ci erano mai state per far capire che c’è un linguaggio che può essere compreso da tutti. Negli anni il lavoro ha preso corpo e successo, sia in Italia che all’estero, in un momento storico in cui la danza era ancora molto purista, dove una ballerina di danza classica non avrebbe mai appoggiato le mani a terra per fare una verticale.
Il suo lavoro è stato molto apprezzato, sempre auto producendo gli spettacoli con dedizione, tempo, fatica e denaro.

L’approccio di Giulia è quello di valorizzare al massimo il danzatore, dandogli competenze che magari all’inizio non ha, lavorando a livello coreografico sulla contaminazione del movimento, molto armonico, che acquista energia. Questo è il suo stile, un’ attività di integrazione dove i danzatori sono anche partecipi nel processo artistico diventando interpreti che vivono la parte creativa. Tutti i danzatori hanno portato qualcosa alla compagnia.

Sei anni fa comprendendo che a livello internazionale la danza si era trasformata ha aperto un’accademia per ragazzi che volessero avere un percorso di formazione, con un genere che non è facilmente codificabile, per dei danzatori poliedrici.


COMEFORBREAKFAST, STIVALI COUNTY OF MILAN

Nella preparazione dei suoi spettacoli, Giulia condivide la sua idea con i danzatori, dandogli dei paletti entro quali stare durante l’improvvisazione.
Durante le prove raccoglie quello che ne esce e tiene quello che è più vicino alla sua idea. Si mette in moto un meccanismo in cui il processo creativo nasce dalla sua testa e si attualizza attraverso la personalità del danzatore, che diventa motore dell’idea. In alcuni spettacoli c’è improvvisazione pura.

Kataklò è un termine che in greco antico significa “io ballo piegandomi e contorcendomi”. Giulia voleva che il lavoro fosse legato da un immaginario in cui il culto dell’arte e del corpo fossero uniti.

Talent | Kataklò Athletic Dancers Milano
Make Up Artist | Anna Maria Negri | WM Management
Hair stylist | Stefano Gatti | WM Management
Style Assistants | Dario Grillo Eleonora Ramondetti

Production | Emilio Tini Studio

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